Pagine

Cos'è il Benessere Totale

Tutto l’Universo si regge in perfetto equilibrio.

L'uomo interagisce di continuo con l'universo per mezzo di sostanze di vibrazioni e di energie.
Per un perfetto svolgimento dei processi vitali un individuo deve interagire con l'universo, con gli altri uomini,animali,vegetali,minerali,metalli,pietre.ecc.(solo l'insieme è il tutto).

Qualsiasi squilibrio fisico psichico energetico và esaminato nella sua integralità tenendo in considerazione contemporaneamente i fattori emozionali, fisici, mentali, genetici, ambientali e sociali che lo riguardano.

Questo equilibrio psicoenergetico-funzionale se alterato, genera malessere,malattia,dolore,intolleranze a cibi e intollerabilità verso altre persone.

Ogni disfunzione psico-energetica genera dei sintomi di preavviso... questi sintomi molte volte non sono riconoscibili da noi stessi, perchè sono lontani o non associabili alla parte malata o squilibrata...

Qualsiasi male accusate... andate a trovare la causa !!! Se curate solo il sintomo, lo squilibrio si ripresenterà più intenso e da un'altra parte del corpo.

Il nostro corpo dovrà essere curato o riequilibrato livello totale, ogni cellula del nostro corpo incorpora le informazioni di tutte le altre cellule, perciò il nostro corpo non si cura pezzetto per pezzetto ma nella sua totalità !!!


mercoledì 31 ottobre 2012

GLICOGENOSI - MALATTIA DI POMPE - Colpiti il cuore, i muscoli, il fegato e i neuroni midollari.

La malattia di Pompe, chiamata anche glicogenosi di tipo 2


La malattia di Pompe, chiamata anche glicogenosi di tipo 2 o inizialmente morbo di Pompe, è una malattia genetica il cui nome è legato al patologo olandese Johannes C. Pompe (1901-1945), che la descrisse per primo.
Il morbo di Pompe è una malattia genetica molto rara che fa parte dell'eterogeneo gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale. La sua trasmissione è di tipo autosomico recessivo, vale a dire che entrambi i genitori devono essere "portatori" del gene malato. In questo caso le probabilità che la coppia abbia un figlio malato sono del 25%. Vi sono invece valutazioni di probabilità generali (cioè senza sapere se i genitori sono portatori o meno) di ereditare la malattia che sono comprese tra valori percentuali più bassi.
A causa di un difetto genetico, l'organismo non è più in grado di produrre l'alfa-glucosidasi (acido maltasi) o se lo produce, dà luogo a un enzima la cui attività è estremamente ridotta. Ne deriva che nelle cellule dell'organismo il glicogeno, non può essere scomposto e aumenta di quantità; a causa dell'eccessivo deposito, le cellule vengono distrutte. A seconda della tipologia, sono particolarmente colpiti, il cuore, i muscoli, il fegato e i neuroni midollari.

Sintomatologia 

I sintomi più comuni possono permettere una suddivisione approssimativa in:

  • Forma dell'infanzia, quando la comparsa dei primi sintomi (debolezza muscolare e respiratoria, ingrossamento del cuore e del fegato) avviene in un periodo compreso tra i primi mesi e il secondo anno di vita;
  • Forma della giovinezza, con i primi sintomi (fondamentalmente debolezza della muscolatura scheletrica) nel periodo compreso dalla prima infanzia fino alla pubertà;
  • Forma dell'età adulta, quando le manifestazioni della malattia sono riscontrabili tra i 20 e i 30 anni di età (e anche più tardi).
Non sempre è possibile una classificazione univoca e precisa, la variazione dei sintomi e la loro importanza è così ampia che spesso si registrano delle forme miste. Per quanto riguarda le forme del decorso della malattia, si possono effettuare esclusivamente prognosi approssimative: più tardivo è l'esordio, migliore sarà la prognosi. I protocolli terapeutici suggeriscono la somministrazione di maltasi acida esogena (molto costosa), per il trattamento dei bambini (3-4 anni). Per gli adulti, somministrazione di ormone tiroideo e dieta iperproteica. Recenti studi finanziati dal progetto Telethon hanno mostrato che l'utilizzo di farmaci già in commercio, che facilitano la maturazione dell'enzima mutato, potrebbe migliorare il decorso della malattia[2]. Attualmente questi farmaci sono stati utilizzati per dei test in vitro, ma essendo già farmaci in commercio si ritiene possibile saltare le prime fasi dei test in vivo.

Nessun commento:

Posta un commento

LIBRI

INTEGRATORI